Il franchising, come abbiamo visto, costituisce un’ottima opportunità per coloro che intendono avviare un’attività in proprio. Si tratta di una formula sempre più diffusa, basti pensare che nel 2016, in Italia, il numero di punti vendita in franchising attivi ha registrato una crescita dello +1,1% rispetto all’anno precedente (Rapporto Assofranchising Italia 2016 – Strutture, Tendenze e Scenari).
Ma cosa comporta l’avvio di un’attività con questo particolare tipo di affiliazione commerciale? Quali sono gli step da seguire? In questo articolo, vedremo in dettaglio come aprire un’attività in franchising di successo.
VALUTARE LE PROPRIE CAPACITA’ IMPRENDITORIALI ED ECONOMICHE
Il franchisee è in primo luogo un imprenditore legato da un rapporto di partnership con un’altra azienda. Per questo motivo, le caratteristiche del franchisee devono essere quelle tipiche di chi lavora in proprio: abilità imprenditoriali, una certa capacità decisionale, spirito di sacrificio.
Oltre alle proprie attitudini personali, è necessario esaminare anche la propria capacità economica ed eventualmente valutare la possibilità di rivolgersi ad un istituto di credito.
SCEGLIERE IL GIUSTO FRANCHISOR
Abbiamo già visto quanto sia importante e delicata la fase relativa alla scelta del franchisor.
Sono molte infatti le aziende che hanno sfruttato questa formula per rifilare dei veri e propri pacchi ad ignari affiliati.
Per questo motivo, è importante verificare le potenzialità del progetto di un franchisor. Un’attenta valutazione prevede una verifica fatta di persona oppure tramite il proprio consulente delle caratteristiche dell’azienda affiliante, come ad esempio del modello di business, dei format dei punti vendita, delle performance economiche degli affiliati, dell’adempimento del franchisor in termini di bilancio, comunicazione, assistenza e formazione.
REDIGERE UN BUSINESS PLAN
Altro step importante da non sottovalutare è la redazione di un business plan in modo da valutare la redditività del nuovo punto vendita, le potenzialità del mercato e stabilire i traguardi da raggiungere e le azioni necessarie per conseguirli. Queste informazioni serviranno all’aspirante imprenditore per verificare la fattibilità dello sviluppo attraverso il franchising del proprio business.
VALUTAZIONE E STIPULA DEL CONTRATTO DI FRANCHISING
Durante la fase iniziale, il franchisor è tenuto a fornire in modo chiaro e trasparente al potenziale affiliato tutte le informazioni relative al contratto come ad esempio la durata, la formula, le forniture, l’oggetto, gli obblighi reciproci, le modalità di recesso e le eventuali penali.
Per approfondire l’argomento e capire quali elementi deve contenere un contratto di franchising rimandiamo al nostro articolo “Esempio di un contratto di franchising”.
SCELTA DELLA LOCATION E APERTURA DEL PUNTO VENDITA
Siamo arrivati all’ultimo passaggio, quello della scelta della location e dell’apertura del punto vendita.
In una fase preliminare di valutazione è importante comprendere se è necessario per il buon andamento del business l’individuazione di una location idonea. Qualsiasi sia il progetto che ci troviamo davanti, la location ha delle peculiarità di posizionamento che il franchisor deve definire a monte della sua affiliazione.
Il franchisee, in questa fase, deve occuparsi della ricerca e contrattazione del posto di vendita, dedicarsi all’allestimento del negozio, selezionare e formare il personale oltre a sbrigare tutte le pratiche burocratiche ed amministrative relative alla costituzione dell’impresa (apertura partita IVA, segnalazione di inizio attività, iscrizione all’Inps e Inail).
Una volta avviata l’attività, l’affiliato dovrà impegnarsi ad onorare gli obblighi stabiliti all’interno del contratto, come il pagamento di eventuali royalties, l’adozione delle strategie commerciali dell’azienda affiliante e quanto altro è stato pattuito.