Avviare un’attività in franchising può risultare una sfida interessante ma, dopo l’entusiasmo iniziale, è necessario quantificare le spese che si dovranno sostenere e valutare attentamente la propria capacità economica.
L’investimento iniziale, infatti, oltre alla fee di ingresso, prevede il pagamento di costi collegati come quelli di costituzione dell’impresa, della progettazione e ristrutturazione dei locali, dell’acquisto di licenze ed autorizzazioni etc.
Se non si è in grado di far fronte a queste spese ricorrendo al capitale proprio, sarà necessario richiedere un finanziamento.
Secondo il report di Federfranchising Confesercenti, tra gli italiani che vorrebbero aprire un’impresa in franchising, il 68% vorrebbe farlo attraverso la richiesta di un prestito mentre solamente il restante 25% vorrebbe farlo attingendo direttamente dai propri risparmi (Il franchising, tra innovazione e internazionalizzazione – Report a cura di Federfranchising Confesercenti 2018).
In molti non sanno che, oltre alla possibilità di rivolgersi a banche ed istituti di credito, vi è l’opportunità di ottenere agevolazioni e contributi a fondo perduto da parte di enti pubblici.
Ma vediamo in dettaglio quali sono le possibilità di finanziamento per poter avviare un’attività di questo tipo.
FINANZIAMENTI DA ISTITUTI DI CREDITO
Oggigiorno, esistono diverse banche che concedono prestiti vantaggiosi a chi intente aprire un’impresa con la formula di affiliazione commerciale. In questo caso, un aspetto importante da considerare, è scegliere un franchisor che la banca consideri affidabile. Il vantaggio solitamente consiste nell’ottenere un finanziamento con un tasso d’interesse molto al di sotto dei livelli di mercato.
Inoltre, di frequente, i franchisor e le associazioni di categoria stipulano convenzioni con banche ed istituti di credito per facilitare i franchisee nell’ottenere prestiti a tasso agevolato.
FINANZIAMENTI AGEVOLATI E CONTRIBUTI DA PARTE DI ENTI PUBBLICI
Una grande opportunità di cui spesso ci si dimentica, è la possibilità di ottenere finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto da parte dello Stato, delle regioni, dei comuni, delle camere di commercio e dell’Unione Europea.
Questo tipo di agevolazioni, volte ad incentivare l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, vengono concesse in particolare ai giovani, alle donne, ai disoccupati e a soggetti residenti in aree svantaggiate.
Questi contributi normalmente coprono solo una parte delle spese e per questo motivo risulta più efficace la combinazione di più strumenti. In linea di massima, possiamo dire che queste agevolazioni prevedono la copertura dei costi riguardanti ristrutturazioni edilizie, impiantistica, acquisto di arredi, macchinari, attrezzature, personale e l’acquisto di hardware e software.
Questo tipo di sovvenzioni però non sono disponibili in modo permanente. È necessario informarsi periodicamente presso consulenti e aziende che gestiscono finanziamenti regionali ed europei e monitorare con costanza i bandi emanati dai vari enti per capire se ci sono delle opportunità.
Inoltre, suggeriamo di consultare il sito web di Invitalia, agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa del Ministero dell’Economia. Questo ente, infatti, mette a disposizione strumenti interessanti per gli aspiranti imprenditori come prestiti a tasso agevolato, contributi a fondo perduto, fondi di garanzia e atre tipologie di sovvenzioni. All’interno del sito web è presente una sezione dedicata esclusivamente al franchising consultabile a questo link.
ASSISTENZA NEL FINANZIAMENTO DA PARTE DEL FRANCHISOR
Ultimo punto ma non meno importante, consiste nella possibilità di usufruire dell’assistenza del franchisor durante la fase di ricerca di finanziamenti. La casa madre, infatti, se prevede questo tipo di servizio, può fornire utili consigli sulle fonti e i canali più adatti.
In questo articolo abbiamo visto che esistono diversi strumenti per finanziare l’avvio di un’attività in franchising. Prima di richiedere un prestito o accedere ad uno di questi contributi, bisognerà però quantificare il fabbisogno finanziario dell’azienda andando ad identificare i costi di investimento iniziale e tutte le spese imputabili alla gestione dell’attività. Per approfondire l’argomento e capire come stilare uno schema dei costi leggi il nostro articolo “Quanto costa aprire un franchising?”.
