BREAK EVEN POINT: COS’È E COME SI CALCOLA

Nella fase precedente l’apertura di un’attività in franchising è fondamentale quantificare l’ammontare degli investimenti iniziali e dei costi di gestione.

Questa operazione permette di capire se si riesce a far fronte alle spese attingendo da fondi propri oppure se è necessario ricorrere a finanziamenti ed altre tipologie di agevolazioni.

Una cosa molto utile da fare per calcolare nel modo più preciso possibile il fabbisogno finanziario è la redazione di un conto economico previsionale. Questo strumento consente infatti di rapportare i costi d’esercizio ai ricavi attesi in modo da determinare un dato molto importante: il break even point.

Ma cos’è il break even point? Come si calcola? A cosa serve?

Il break even point si può definire il punto di pareggio sotto il quale l’attività non ha senso d’esistere in quanto corrisponde alla situazione in cui i ricavi riescono a coprire la totalità dei costi fissi e dei costi variabili.

Determinare il break even point prima di avviare un’attività è fondamentale per poter stabilire il volume di fatturato minimo che l’azienda deve raggiungere per non avere perdite di gestione.

Oltre a tale punto ci sarà margine per poter conseguire l’utile operativo da cui andranno comunque sottratte le quote di ammortamento, ovvero quella parte di investimenti da recuperare.

Un aspetto da considerare è che questo tipo di analisi va eseguita considerando un arco di tempo operativo di almeno tre anni in quanto, di solito, per il primo anno d’attività è consigliabile stimare ricavi non superiori al 30-40% di quelli realizzabili a pieno regime.

In conclusione, redigere un conto economico previsionale può essere uno strumento molto utile per l’aspirante imprenditore in quanto consente di definire quali sono gli obiettivi quotidiani medi di incasso, i risultati da ottenere e scoprire qual è il volume di vendite di “sopravvivenza” della propria attività.

Previous Post
Next Post